Posted by Marie Poppins on September 4, 2020 in Food
Accordini Igino? Per realizzarlo vengono utilizzati i vitigni Oseleta, Forselina, Corvinone, Corvina, Negrara e Rondinella. Il suo nome deriva invece dalla forma dei grappoli della Corvina, molto simile ad un orecchio, il quale viene chiamato recia in dialetto veneto. Le radici del Recioto sono da attribuire ad un errore commesso nel 1936 all’interno della cantina sociale di Villa Mosconi ad Arbizzano, quando si verificò una dimenticanza di una botte in affinamento affermo. Durante l’assaggio Adelino Lucchese, il capo cantina, disse che il vino non era un Amaro, ma un Amarone per enfatizzare il gusto particolarmente forte del prodotto.
In effetti oggi la distribuzione del prodotto costituisce un business di grande prestigio. La qualità eccelsa dei vitigni nostrani è nota anche a decine di migliaia di chilometri di distanza da noi, a latitudini in cui viene apprezzato il lavoro delle aziende italiane. A differenza di ciò che avviene in Italia, inoltre, in Cina non si può parlare di una tradizione vera e propria correlata al settore del vino; le varie bevande alcoliche che si trovano sul mercato vengono considerate prodotti secondari. Il governo locale, tuttavia, ha deciso di investire in modo consistente nella produzione del vino, ma ciò non ha comportato alcun problema per la crescita del mercato italiano.
Oggi, a distanza di quasi 200 anni, mi onoro di aver raccolto ed ereditato l’amore per il vino di Accordini Igino, insieme con mia moglie Liliana. Per questo, giorno dopo giorno riservo tutta la mia dedizione e tutto il mio impegno a mantenere in alto e vivi non solo il nome, ma soprattutto la tradizione della famiglia Accordini, sia in Italia che nel resto del mondo. Lo stile della cantina è un vero emblema del nostro Paese: la cantina Accordini ha deciso di aprire le proprie porte mettendo a disposizione un portafoglio di alcolici diversi tra loro ma accomunati da alti standard di qualità. Per averne conferma, è sufficiente dare un’occhiata alla lista dei vini che produciamo: tutti propongono il meglio della finezza che si possa desiderare. Trova aggiuntivo dettagli sopra Accordini Igino.
Quella di Accordini Igino è la storia di uno vino che nasce dall’amore per il territorio e per l’enologia. Ne abbiamo parlato con il figlio di Igino, Guido, al quale abbiamo chiesto di raccontarci non solo la storia di suo padre, ma anche i segreti della cantina e le caratteristiche dei vini che l’hanno resa famosa. Qual è la storia di Accordini Igino? Igino Accordini nacque in una famiglia di contadini. Perse l’uso di un occhio in qualità di partigiano durante la guerra ed ebbe due figli: io e mia sorella Loretta. Avendo preso il posto di mio padre nella gestione dell’attività vitivinicola, io mi sono diplomato enologo e ho aumentato le dimensioni dell’azienda grazie all’acquisizione di diversi terreni.
Perché scegliere “Accordini Igino”: Il rispetto dell’ambiente naturale è solo uno dei tanti punti di forza che contraddistinguono il modus operandi dell’azienda agricola “Accordini Igino”, che può contare su vitigni di qualità e, soprattutto, sulla capacità di instaurare con il territorio di elezione un legame unico e impossibile da scalfire. Le uve vengono prodotte con una notevole attenzione all’utilizzo delle risorse, badando sia all’impatto ambientale che alla riduzione dei prodotti chimici utilizzati. Guido Accordini è consapevole delle conseguenze economiche che l’allarme sanitario del coronavirus innescherà, ma non esprime una particolare preoccupazione per il marchio. L’avvento della pandemia, come si può facilmente intuire, ha bloccato tutto ma non ha arrestato il consumo di vicino. Vedere ancora di piu informazione a Accordini Igino.